21|12: solstizio d’inverno 2020

Il Solstizio d’inverno 2020 cade il il 21 dicembre e sarà accompagnato dalla congiunzione di Giove e Saturno.

L’inverno 2020 vede la congiunzione fra Giove e Saturno e l’effetto visivo sarà di una grande luce.
I due pianeti saranno così vicini nel cielo da poter essere osservati insieme nel campo di un telescopio.

L’allineamento si prevede eccezionale in quanto, come ha riferito l’astronomo Patrick Hartigan in una dichiarazione pubblicata dalla Rice Universityè dal 1226 che Giove e Saturno non si troveranno così vicini tra loro.


Il solstizio d’inverno è uno dei quattro momenti astronomici più importanti dell’anno insieme agli equinozi di primavera e d’autunno e al solstizio d’estate.
Segna il passaggio da una stagione, l’autunno, all’altra, l’inverno.

La parola “solstizio” viene dal latino solstitium, composto da sol (Sole) e da un derivato di sistĕre (fermarsi).
Il solstizio è quindi in sostanza, fin dall’antichità, il giorno in cui il Sole “si ferma”.
Questo perché nei giorni intorno al solstizio il Sole dà l’impressione di “fermarsi” nel cielo, sorgendo e tramontando nello stesso punto.

Un fenomeno che gli antichi osservavano con facilità, e che oggi è osservato da meno persone per via dell’urbanizzazione del territorio.

Il moto del Sole (bisognerebbe parlare in realtà di “moto apparente”, perché come sappiamo è la Terra a muoversi), tornerà a cambiare pochi giorni dopo il solstizio, con relativo allungamento delle giornate. E’ per questo che da millenni i giorni intorno al solstizio sono segnati da importanti feste e celebrazioni, di cui il nostro Natale è solo l’ultima dimostrazione.

Nel giorno del Solstizio il Sole si troverà alla sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste, e sarà minimo l’arco apparente da sudest a sudovest, cosa che lo renderà il giorno più corto dell’anno. Successivamente il Sole comincerà a risalire verso l’equatore celeste e le ore di luce aumenteranno gradualmente fino a raggiungere il culmine fra sei mesi, nel solstizio d’estate.

Il solstizio ritarda ogni anno circa 6 ore rispetto all’anno precedente, più precisamente di 5 ore 48 minuti e 46 secondi, e si riallinea forzosamente ogni 4 anni, in corrispondenza dell’anno bisestile, introdotto per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario.


Fonte: MeteoWeb