Gioachino Rossini

Nasce il 29 febbraio 1792 a Pesaro
Gioachino Rossini, all’anagrafe Giovacchino Antonio Rossini, compositore del romanticismo musicale.


La sua attività ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma è ricordato soprattutto come uno dei grandi operisti della storia, autore di spartiti famosissimi e celebrati come Il barbiere di Siviglia e Guillaume Tell.

La prima parte della sua vita fu come uno dei suoi celeberrimi, travolgenti crescendo (compose la prima opera all’età di quattordici anni); poi – come per iniziare una seconda esistenza – vennero il precoce ed improvviso abbandono del teatro, la depressione e il ritiro nella pace della campagna parigina di Passy, con molte pagine di musica ancora da scrivere.

Nato tre mesi dopo la morte di Wolfgang Amadeus Mozart, il Cigno di Pesaro – come fu definito – impresse al melodramma uno stile destinato a far epoca e del quale chiunque, dopo di lui, avrebbe dovuto tener conto; musicò decine di opere liriche senza limite di genere, dalle farse alle commedie, dalle tragedie alle opere serie e semiserie.

La sua famiglia era di semplici origini: il padre Giuseppe – detto Vivazza (morto il 20 aprile 1839) – fervente sostenitore della Rivoluzione francese, era originario di Lugo (Ravenna) e suonava per professione nella banda cittadina e nelle orchestre locali che appoggiavano le truppe francesi d’occupazione; la madre, Anna Guidarini, era nata ad Urbino ed era una cantante di discreta bravura. In ragione delle idee politiche del padre, la famiglia Rossini fu costretta a frequenti trasferimenti da una città all’altra tra Emilia e Romagna.

Così il giovane Rossini trascorre gli anni della giovinezza o presso la nonna o in viaggio fra Ravenna, Ferrara e Bologna dove il padre era riparato nel tentativo di sfuggire alla cattura dopo il restauro del governo pontificio. Ed è proprio a Bologna, dopo aver appreso qualche rudimento dai fratelli Malerbi a Lugo, che si avvicina alla musica ed in particolare allo studio del canto (fu contralto e cantore all’Accademia filarmonica) e della spinetta presso Giuseppe Prinetti, suo primo maestro.

È il 1800 e Rossini ha otto anni; a quattordici (1806), si iscrive al Liceo musicale bolognese, studia intensamente composizione appassionandosi alle pagine di Haydn e di Mozart (è in questo periodo che si guadagna l’appellativo di tedeschino), mostrando grande ammirazione per le opere di Cimarosa e scrive la sua prima opera (Demetrio e Polibio, che sarà rappresentata però soltanto nel 1812).

Conosce Isabella Colbran, cantante lirica, maggiore di età, che sposerà a Castenaso il 16 marzo 1822 e da cui si separerà intorno al 1830. (…)

L’affinità che unisce Rossini e Wolfgang Amadeus Mozart nell’esser stati entrambi geni precoci della composizione musicale è stata sottolineata con un’intelligente scelta del Rossini Opera Festival di Pesaro, il festival rossiniano che si tiene annualmente nella città marchigiana, che per l’edizione 2006 ha predisposto un abbinamento di opere giovanili dei due autori: La cambiale di matrimonio, farsa musicata da un Rossini diciottenne, e la cantata spirituale (filologicamente: dramma morale) Die Schuldigkeit des ersten Gebotes (entrerà nel catalogo Kochel con il numero K 35), composta dal genio salisburghese all’età di soli undici anni.

Muore a Parigi il 13 novembre 1868.


(Fonte: wikipedia.org)