24 aprile

24 aprile 1915
Data simbolo dell’inizio del Genocidio Armeno


L’espressione Genocidio armeno, talvolta Olocausto degli Armeni o Massacro degli Armeni si riferisce a due eventi distinti ma legati fra loro: il primo è relativo alla campagna contro gli armeni condotta dal sultano ottomano Abdul-Hamid II negli anni 1894-1896; il secondo è collegato alla deportazione ed eliminazione di armeni negli anni 1915-1916.
Il termine genocidio è associato soprattutto al secondo episodio, che viene commemorato dagli Armeni in questa data.

Civili armeni in marcia forzata verso il campo di prigionia di Mezireh, sorvegliati da soldati turchi armati. Kharpert, Impero Ottomano, aprile 1915. (wikipedia)

Nello stesso periodo storico l’Impero Ottomano aveva condotto (o almeno tollerato) attacchi simili contro altre etnie (come gli assiri e i greci), e per questo alcuni studiosi credono che ci fosse un progetto di sterminio. Sul piano internazionale, ventuno stati hanno già ufficialmente riconosciuto un genocidio negli eventi descritti. (…)


PRIMO MASSACRO
Nel 1890 nell’Impero ottomano si contavano circa 2 milioni di armeni, in maggioranza appartenenti alla Chiesa apostolica armena.
Gli armeni erano sostenuti dalla Russia nella loro lotta per l’indipendenza, poiché la Russia aspirava a indebolire l’Impero ottomano per annetterne dei territori ed eventualmente appropriarsi di Costantinopoli. Per reprimere il movimento autonomista armeno, il governo ottomano incoraggiò fra i curdi, che popolavano anch’essi il territorio dell’Armenia storica, sentimenti di odio anti-armeno. L’oppressione che dovettero subire dai curdi e l’aumento dell’imposizione fiscale imposto dal governo turco, esasperò gli armeni fino alla rivolta, alla quale l’esercito ottomano, affiancato da milizie irregolari curde, rispose assassinando migliaia di armeni e bruciandone i villaggi (1894).
Due anni dopo, probabilmente per ottenere visibilità internazionale, alcuni rivoluzionari armeni occuparono la banca ottomana a Istanbul. La reazione fu un pogrom anti-armeno da parte di turchi ottomani in cui persero la vita 50.000 armeni.


SECONDO MASSACRO
Nel periodo precedente la prima guerra mondiale, nell’impero ottomano si era affermato il governo dei «Giovani Turchi». Essi avevano paura che gli armeni potessero allearsi con i russi, di cui erano nemici.
Il 1909 registrò uno sterminio di almeno 30.000 persone nella regione della Cilicia.
Nel 1915 alcuni battaglioni armeni dell’esercito russo cominciarono a reclutare fra le loro fila armeni che prima avevano militato nell’esercito ottomano. Intanto, l’esercito francese finanziava e armava a sua volta gli armeni, incitandoli alla rivolta contro il nascente potere repubblicano.

Nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1915 vennero eseguiti i primi arresti tra l’élite armena di Costantinopoli. L’operazione continuò l’indomani e nei giorni seguenti. In un solo mese, più di mille intellettuali armeni, tra cui giornalisti, scrittori, poeti e perfino delegati al parlamento furono deportati verso l’interno dell’Anatolia e massacrati lungo la strada. Friedrich Bronsart von Schellendorf, il Maggiore Generale dell’Impero Ottomano, viene dipinto come “l’iniziatore del regime delle deportazioni armene”.
Arresti e deportazioni furono compiuti in massima parte dai «Giovani Turchi». Nelle marce della morte, che coinvolsero 1.200.000 persone, centinaia di migliaia morirono per fame, malattia o sfinimento. Queste marce furono organizzate con la supervisione di ufficiali dell’esercito tedesco in collegamento con l’esercito turco, secondo le alleanze ancora valide tra Germania e Impero Ottomano (e oggi con la Turchia) e si possono considerare come “prova generale” ante litteram delle più note marce della morte perpetrate dai nazisti ai danni dei deportati nei propri lager durante la seconda guerra mondiale.
Altre centinaia di migliaia furono massacrate dalla milizia curda e dall’esercito turco. Le fotografie di Armin T. Wegner sono la testimonianza di quei fatti.

Malgrado le controversie storico-politiche, un ampio ventaglio di analisti concorda nel qualificare questo accadimento come il primo genocidio moderno, e soprattutto molte fonti occidentali enfatizzano la “scientifica” programmazione delle esecuzioni.
Secondo lo studioso tedesco Michael Hesemann, si dovrebbe più compiutamente parlare di genocidio cristiano, cosi scrive nel suo libro Völkermord an den Armeniern (Herbig Verlag), pubblicato nel 2012.


Un manifesto statunitense di raccolta fondi del Comitato americano per il soccorso nel Vicino Oriente, destinato ad aiutare le vittime del genocidio.

L’esatto numero di morti è controverso. Le fonti turche tendono a minimizzare la cifra, quelle armene a gonfiarla.

Nel 1896 il governo ottomano registrava in 1.440.000 gli Armeni residenti in Anatolia. Secondo il Patriarcato armeno di Costantinopoli, nel 1914 gli Armeni anatolici andavano da un minimo di 1.845.000 ad un massimo di 2.100.000. Le stime variano da un minimo di 950.000 secondo le fonti scritte turche fino a 3.500.000 secondo le ipotesi degli Armeni.

Lo storico Arnold J. Toynbee, che fu ufficiale dell’intelligence britannica in Anatolia nella prima guerra mondiale, stima in 1.800.000 il numero complessivo degli Armeni di quel paese. L’Enciclopedia Britannica indica come probabile il numero di 1.750.000.

Il numero degli armeni morti nel secondo massacro è ancora più controverso. Fonti turche stimano il numero dei morti in 200.000, mentre quelle armene arrivano a 2.500.000. Talat Pasha, Gran Visir nel 1917-1918 e importante Giovane Turco, stima la cifra in 300.000 morti.

Toynbee ritiene che i morti furono 600.000, come pure McCarthy. Gli storici stimano che la cifra vari fra i 500.000 e 2.000.000 di morti, ma il totale di 1.200.000/1.300.000 è quello più diffuso e comunemente accettato.

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Chiesa memoriale del genocidio armeno in Siria, 2014

Nel settembre 2014 i terroristi dell’Isis distruggono la chiesa armena dei Martiri situata nella città siriana di Deir Ezzor. Il luogo di culto era particolarmente importante per gli armeni poiché includeva al suo interno un monumento commemorativo del genocidio e un mausoleo con i resti delle vittime delle atrocità turche. La chiesa è meta di pellegrinaggio di migliaia di persone, che ogni 24 aprile ricordano il genocidio. Deir Ezzor è definita “Auschwitz degli armeni” visto che centinaia di migliaia di persone sono morte a Deir Ezzor e nei deserti circostanti dopo essere state deportate dai turchi. (Il Sole 24 ore)


AFORISMARIO
Ogni errore ci mostra una via da evitare, ma non ogni nuova scoperta ci indica una via da seguire.
(Giovanni Vailati)


PROVERBIO del giorno
Un grammo di fortuna vale più di una libbra d’oro.


ACCADDE OGGI
1184 a.C. – Secondo la tradizione gli antichi greci entrano a Troia servendosi di un finto cavallo
1066 – Avvistamento della Cometa di Halley; l’evento è registrato sull’arazzo di Bayeux che raffigura la battaglia di Hastings
1704 – USA: viene pubblicato il primo giornale delle tredici colonie degli Stati Uniti, il Boston, Massachusetts – News-Letter
1792 – Francia: viene composto l’inno nazionale chiamato La Marsigliese
1915 – Istanbul: data simbolo dell’inizio del Genocidio Armeno ad opera dei turchi.
1953 – Inghilterra: Winston Churchill viene insignito del titolo di cavaliere dalla regina Elisabetta II
1963 – Inghilterra: matrimonio tra la principessa Alessandra di Kent con Angus James Bruce Ogilvy nell’Abbazia di Westminster a Londra
1967 – Il cosmonauta Vladimir Komarov muore sulla Sojuz 1
1970 – Viene lanciato il primo satellite della Repubblica popolare cinese
1974 – Regno Unito, esce “Diamond Dogs”, album storico di David Bowie
1984 – La Apple Computer presenta l’Apple IIc
1990 – Il telescopio spaziale Hubble viene lanciato dallo Space Shuttle Discovery
1995 – Ha termine la produzione della famosa autovettura Chevrolet Corvette ZR-1
2005 – Città del Vaticano, ha luogo in Piazza San Pietro, di fronte a centinaia di migliaia di fedeli, la solenne messa di intronizzazione di Papa Benedetto XVI, eletto pochi giorni prima al trono pontificio.
2008 – San Giovanni Rotondo(Foggia)- Italia, la salma di San Pio da Pietrelcina viene esposta alla venerazione dei fedeli.
(Fonte: wikipedia)


COMPLEANNI FAMOSI
Giovanni Vailati – matematico e filosofo
Susanna Agnelli – imprenditrice e scrittrice
Richard Donner – regista
Shirley MacLaine – attrice
Barbra Streisand – attrice e cantante
Jean Paul Gaultier – stilista


SANTI DEL GIORNO
San Fedele da Sigmaringen – Sacerdote e martire
San Mellito di Canterbury – Arcivescovo
San Vilfrido di York – Vescovo
Sant’Ivo – Vescovo in Inghilterra
Santa Salomè – Madre degli apostoli Giacomo e Giovanni



NdR: i testi dei nostri articoli sono il risultato di una ricerca effettuale nel web,  dai quotidiani e da pubblicazioni utili agli approfondimenti.