23 marzo

23 marzo 1919
Benito Mussolini fonda i Fasci italiani di Combattimento


Il fascismo è un’ideologia politica sorta in Italia nel XX secolo principalmente per iniziativa di Benito Mussolini alla fine della prima guerra mondiale, e poi diffusasi, in maniera differente, nel mondo.
È un movimento di carattere nazionalista, autoritario e totalitario, ma tale ideologia è definita ed è interpretata come un movimento allo stesso tempo rivoluzionario e reazionario, sebbene la sua natura prevalente sia tuttora oggetto di dibattito.

Il fascio littorio, emblema del fascismo, nel simbolo del Partito Nazionale Fascista

Il fascismo nacque ufficialmente il 23 marzo 1919 a Milano.
Quel giorno a Piazza San Sepolcro, all’interno di Palazzo Castani – sede in quel tempo del Circolo per gli Interessi Industriali, Commerciali e Agricoli della provincia di Milano (attualmente sede della Questura) e i cui locali erano stati regolarmente presi in affitto e non certo «benevolmente concessi» dai responsabili del Capitalismo lombardo, si radunò un piccolo gruppo di circa 120 ex combattenti, interventisti, arditi e intellettuali, che fondarono i Fasci italiani di combattimento.

Il programma di questo gruppo fu essenzialmente volto alla valorizzazione della vittoria sull’Austria Ungheria, alla rivendicazione dei diritti degli ex-combattenti, al “sabotaggio con ogni mezzo delle candidature dei neutralisti”. Seguì quindi un programma economico-sociale che prevedeva – fra l’altro – l’abolizione del Senato, tasse progressive, pensione a 55 anni, giornata lavorativa di otto ore, abolizione dei Vescovati, sostituzione dell’Esercito con una milizia popolare.

Dopo il primo congresso nazionale, tenutosi a Firenze nell’ottobre 1919, Fasci italiani di combattimento si presentarono alle elezioni politiche di quell’anno, nella circoscrizione di Milano, con una lista capeggiata da Benito Mussolini e Filippo Tommaso Marinetti, senza ottenere alcun seggio, avendo raccolto solo 4.795 voti, su circa 370.000.

Un fondamentale contributo alla nascita del fascismo fu dato dal movimento dello Squadrismo, ovvero l’organizzazione di squadre paramilitari con le quali si realizzò una sistematica demolizione di sedi di partito (socialisti, popolari, comunisti) e di giornali, cooperative, case del popolo e la progressiva occupazione – con mezzi legalitari e illegali – di posizioni chiave nelle amministrazioni comunali. Inoltre lo stesso Giovanni Giolitti tenne nei confronti del movimento fascista un atteggiamento benevolo volto a utilizzarlo nel contrastare la sinistra in quanto era poi intenzionato a “costituzionalizzarlo” dopo essere arrivato al potere. Così facendo si riteneva di esaurirne le potenzialità poiché, essendo venuti meno gli avversari di sinistra, il fascismo avrebbe conseguentemente perso gli appoggi, anche finanziari, di coloro che temevano la “minaccia rossa”.

Le squadre, che, a detta di Mussolini, giunsero a raccogliere 300.000 aderenti, fornirono il nerbo della forza eversiva con la quale, il 28 ottobre 1922 il Fascismo marciò su Roma convincendo il sovrano Vittorio Emanuele III a consegnare le redini del governo.

Con il congresso di Roma del 9 novembre 1921 il fascismo si trasformò da movimento in partito. In seguito alla marcia su Roma del 28 ottobre il re Vittorio Emanuele III incaricò Benito Mussolini di formare un nuovo governo. Mussolini si presentò alle Camere con un governo di coalizione formato soprattutto da esponenti liberali, cattolici e da alcuni esponenti moderati dal Partito Fascista, ed ottenne la fiducia. Il programma politico aveva subito una serie di aggiustamenti con l’obiettivo di favorire gli abboccamenti con le forze conservatrici e reazionarie, le quali iniziarono quasi subito a finanziare il movimento.

Con l’arrivo al potere, Mussolini intraprese una politica di riassetto delle casse dello stato, di liberalizzazioni e riduzioni della spesa pubblica. Venne riformata la scuola dietro impulso del filosofo Giovanni Gentile. D’altro canto diede seguito a una serie di rivendicazioni delle associazioni combattentistiche, e dei sindacati fascisti, garantendo le pensioni e le indennità ai reduci e ai mutilati e rendendo obbligatoria la giornata lavorativa di otto ore agli operai. In politica estera, l’Italia accettò i patti siglati a Locarno con la Jugoslavia, ma ebbe la protezione delle minoranze italiane in Dalmazia e l’autonomia di Fiume (che nel 1924 venne unita all’Italia). Infine ci fu anche la revisione – a favore dell’Italia – dei confini delle colonie (fu rettificato il confine di Tripolitania e Cirenaica ed esteso il Fezzan ad alcune oasi strategiche, e alla Somalia venne annesso l’Oltregiuba).

La presenza tuttavia di un’ala oltranzista nel PNF, rappresentata da elementi estremisti come Italo Balbo e Roberto Farinacci, impedì la “normalizzazione” delle squadre d’azione, che continuarono a imperversare nel paese spesso fuori da ogni controllo.
Ne fecero le spese numerosi antifascisti, il più importante dei quali, Giacomo Matteotti, che accusò in Parlamento Mussolini di aver vinto grazie a brogli elettorali, venne assassinato il 10 giugno 1924 nel corso del suo rapimento da parte di una banda di squadristi capeggiata da Amerigo Dumini.

La cosiddetta “crisi Matteotti” che ne seguì mise il governo Mussolini di fronte a un bivio: continuare a governare in modo legalitario, rispettando quantomeno nella forma lo Statuto, oppure imprimere una svolta autoritaria. Mussolini, premuto dai ras dello squadrismo, optò per la seconda scelta. Il fascismo divenne dunque dittatura.

Manifesto dei Fasci italiani di combattimento pubblicato su “Il Popolo d’Italia” (fonte: wikipedia)

Il nome fascismo deriva da Fasci di combattimento fondati nel 1919 da Benito Mussolini origine etimologica dalla parola fascio (in lingua latina: fascis).

Il riferimento era ai fasci usati dagli antichi littori come simbolo del potere legittimo, e poi passati ai movimenti popolari e rivoluzionari come simbolo di unione dei cittadini (per tale motivo, il fascio è tutt’oggi presente nelle panoplie nazionali americana e francese). L’ascia presente nel fascio simboleggiava il supremo potere di ius vitae necisque, diritto di vita o di morte, esercitato solo dalle massime magistrature romane, mentre le verghe erano simbolo dell’ordinaria potestà sanzionatoria, e materialmente usate dai littori per infliggere la pena (non capitale) della verberatio.
Il fascio littorio

Il richiamo ai fasci va inoltre letto come un esempio dell’innegabile fascino che il mito di Roma esercitava sul fascismo, il quale di fatti tentò una restaurazione degli antichi fasti imperiali romani, e giustificò la sua politica espansionistica alla luce di una missione civilizzatrice del popolo italiano, erede di Roma.

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Il Fascismo è una grande mobilitazione di forze materiali e morali. Che cosa si propone? Lo diciamo senza false modestie: governare la Nazione. Con quale programma? Col programma necessario ad assicurare la grandezza morale e materiale del popolo italiano. Parliamo schietto: Non importa se il nostro programma concreto, non è antitetico ed è piuttosto convergente con quello dei socialisti, per tutto ciò che riguarda la riorganizzazione tecnica, amministrativa e politica del nostro Paese. Noi agitiamo dei valori morali e tradizionali che il socialismo trascura o disprezza, ma soprattutto lo spirito fascista rifugge da tutto ciò che è ipoteca arbitraria sul misterioso futuro.
(Benito Mussolini, 19 agosto 1921 – Diario della Volontà)


23 marzo 1839
La prima volta dell’acronimo OK

La prima apparizione certa dell’acronimo, nella forma “o.k.”, risale al 23 marzo 1839 nel “Boston Morning Post”.
A dispetto della sua diffusione universale, non vi è la benché minima concordanza sulla possibile origine della locuzione.
Ecco alcune delle ipotesi più comuni:
– potrebbe derivare dalla lingua dei Choctaw, una popolazione nativa americana, dove figurava la parola “okeh” con la stessa pronuncia e lo stesso significato
– secondo un’altra opinione, starebbe per “Oll Korrect”, cioè “all correct” scritto deliberatamente in modo sbagliato per enfatizzarne il significato
– in lingua Bantu “uou-key” (trascrizione fonetica) sta per “certamente sì”: l’espressione potrebbe così essere filtrata dalla lingua degli schiavi africani nell’uso americano.
– prima delle elezioni presidenziali del 1840 a New York venne fondato l’O.K. Club, un circolo di sostenitori del presidente democratico Martin Van Buren, il cui nome alludeva a “Old Kinderhook”, nomignolo del presidente dal suo luogo di nascita, Kinderhook, New York
– altri sostengono che possa derivare dal greco Ola Kalà (tutto bene)
– altri sostengono che rappresenti l’opposto di “K.O.” (Knock Out)
– un’altra teoria lo ricollega al termine dell’antico francese “oc”, che significa “si”
– innumerevoli sono le teorie che riconducono la locuzione all’acronimo di un nome proprio, solitamente di una persona preposta al controllo di prodotti, trattative, contratti, elenchi o simili. Tra queste figura la storia di Otis Kendall, che agli inizi del XIX secolo lavorava al porto di New York. Il suo lavoro consisteva nel controllare le merci in carico e scarico, ed era solito apportare le iniziali del suo nome “O.K.” sulle casse vidimate. OK per antonomasia.
(Fonte testo: wikipedia)


AFORISMARIO
Guardare da vicino il proprio dolore è un modo di consolarsi.
(Stendhal)


PROVERBIO del giorno
L’ acqua caduta dalla brocca non torna indietro.


ACCADDE OGGI
1775 – Patrick Henry, protagonista della rivoluzione americana, pronuncia il celebre discorso Datemi la libertà o la morte a Williamsburg (Virginia)
1839 – Il primo uso di cui si ha notizia della locuzione OK (oll korrect) viene fatto sul giornale Boston Morning Post
1848 – Il Regno di Piemonte dichiara guerra all’impero austriaco: è l’inizio della prima guerra di indipendenza del Risorgimento
1857 – Installazione da parte di Elisha Otis del primo ascensore (all’indirizzo 488, Broadway, New York)
1903 – I fratelli Wright presentano il brevetto (US821393, poi GB6732/1904) per un velivolo a motore
1919 – Benito Mussolini fonda a Milano i Fasci italiani di Combattimento
1945 – Il generale Patton oltrepassa il Reno ad Oppenheim, sbaragliando le difese tedesche
1965 – La NASA lancia Gemini 3, il primo velivolo spaziale USA in grado di trasportare due persone (l’equipaggio è formato da Gus Grissom e John Young)
1989 – Stanley Pons e Martin Fleischmann annunciano il raggiungimento della fusione fredda all’Università dello Utah – Spedizione alla Fossa delle Marianne.
2001 – La stazione spaziale MIR viene fatta precipitare sulla terra
2007 – Lancio PlayStation 3 in Europa, Medio Oriente, Australia, Asia, America Latina e Nord Africa
(Fonte: wikipedia)


COMPLEANNI FAMOSI
Titina De Filippo – attrice
Erich Fromm – sociologo e psicoanalista
Joan Crawford – attrice
Arika Kurosawa – regista
Piero Chiara – scrittore
Ugo Tognazzi – attore e regista
Corinne Cléry – attrice
Serena Grandi – attrice
Franco Battiato – cantautore
Valentino Picone – attore
Jerzy Dudek – calciatore


SANTI DEL GIORNO
San Domezio e compagni – Martiri
San Gualtiero – Abate
San Vittoriano – Martire
Sant’ Ottone Frangipane – Eremita
Santa Teodosia – Martire



NdR: i testi dei nostri articoli sono il risultato di una ricerca effettuale nel web, dai quotidiani e da pubblicazioni utili agli approfondimenti.