John Nash

Nasce il 13 giugno 1928 a Bluefield in Virginia
John Forbes Nash, Jr.,  matematico ed economista Premio Nobel per l’economia nel 1994


È divenuto famoso al grande pubblico per aver sofferto per lungo tempo di una grave forma di schizofrenia, ispirando la realizzazione del pluripremiato film A Beautiful Mind.

Tra i matematici più brillanti e originali del Novecento, ha rivoluzionato l’economia con i suoi studi di matematica applicata alla teoria dei giochi, ricevendo il Premio Nobel per l’economia nel 1994.

Geniale e raffinato matematico puro, con un’abilità fuori dal comune nell’affrontare i problemi da un’ottica nuova trovando soluzioni eleganti a problemi complessi, come quelli legati all’immersione delle varietà algebriche, alle equazioni differenziali paraboliche alle derivate parziali e alla meccanica quantistica, gli è stato conferito (unitamente a Louis Nirenberg) anche il Premio Abel 2015 «per i sorprendenti e fondamentali contributi alla teoria delle equazioni differenziali alle derivate parziali non lineari e alle relative applicazioni all’analisi geometrica».


Muore a Monroe il 23 maggio 2015.


Il film A Beautiful Mind (2001) del regista statunitense Ron Howard, vincitore di quattro Golden Globe e di altrettanti Oscar (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly per il ruolo di Alicia Nash) narra, romanzandola e omettendo i particolari più spiacevoli, la vita di John Nash, interpretato da Russell Crowe.

La trama è parzialmente tratta dall’omonima biografia di Sylvia Nasar, edito in Italia col titolo Il genio dei numeri – Storia di John Forbes Nash Jr., matematico e folle, che condisce la biografia di Nash con una miriade di dettagli, raccolti da matematici che lo hanno conosciuto e dallo stesso Nash. Il film è dunque una rivisitazione in chiave cinematografica della vita di Nash, focalizzata su alcuni punti e anche questi descritti in modo non sempre accurato dal punto di vista biografico. Infatti per esempio, John Nash non ha mai avuto allucinazioni visive, come viene invece mostrato nel film (quindi le 3 figure dell’agente governativo e del compagno di camera e di sua nipote sono del tutto inventati); mancano tutti i riferimenti ai rapporti sentimentali di Nash prima del matrimonio (il figlio avuto da una relazione e l’arresto per incontri omosessuali); non viene minimamente citato il decennio di separazione (con divorzio) dalla moglie.

Tra le tante licenze, nel film Nash continua la terapia farmacologica a base di antipsicotici atipici anche dopo il 1970. Nash riteneva che questa scelta degli sceneggiatori sarebbe stata motivata dal timore di veicolare il messaggio che un genio affetto da schizofrenia avrebbe potuto interrompere la terapia anche in assenza di una remissione totale e definitiva dei sintomi.


Fonte wikipedia