17 aprile

17 aprile 1797
Le Pasque Veronesi


Le Pasque Veronesi furono un episodio di insurrezione della città di Verona e dei suoi dintorni contro le truppe di occupazione francesi, comandate dal generale Napoleone Bonaparte.
Le Pasque Veronesi furono così chiamate anche per assonanza con i Vespri Siciliani.
La rivolta, scoppiata per via dell’oppressione francese in città (durante il loro soggiorno a Verona vi furono confische di beni ai cittadini e complotti per tentare di rovesciare l’amministrazione locale) iniziò la mattina del 17 aprile 1797, secondo giorno di pasqua: la popolazione esasperata riuscì a mettere fuori combattimento più di mille soldati francesi, soprattutto nelle prime ore della battaglia, mentre i militi francesi cercavano di rifugiarsi nei castelli della città, successivamente presi d’assalto. L’insurrezione terminò il 25 aprile 1797 con l’accerchiamento della città da parte di 15.000 soldati: le conseguenze a cui la città e i cittadini dovettero far fronte furono principalmente il pagamento di ingenti somme e le razzie di opere d’arte e di beni.
(wikipedia)


17 aprile 1912
Il massacro di Lena

L’espressione massacro della Lena si riferisce all’uccisione da parte dall’esercito zarista di parecchie centinaia di lavoratori delle miniere d’oro di Bodajbo, centro minerario posto sul fiume Vitim nel bacino della Lena; il fatto ebbe luogo il 17 aprile del 1912.

I lavoratori erano impiegati dalla compagnia Lenzoloto (da zoloto, in russo oro), proprietaria di numerose miniere d’oro nell’intera zona (che veniva chiamata distretto dell’oro della Lena), che portavano ingenti profitti valutati, in quegli anni, intorno ai sette milioni di rubli all’anno. Le condizioni in cui essi operavano erano insoddisfacenti, con turni di lavoro lunghissimi, paghe basse e scarsità di misure di sicurezza che scaturivano in una elevatissima frequenza di incidenti; a ciò si aggiungeva l’infima qualità del cibo servito dalla compagnia negli spacci del villaggio, ai quali dovevano per forza di cose servirsi gli operai.

Tale stato di cose portò i minatori esasperati ad intraprendere una serie di azioni volte al danneggiamento della compagnia. Scioperi spontanei iniziarono il 29 febbraio di quell’anno, da parte di alcune centinaia di lavoratori del campo di Andreevskij; a questi si aggiunsero, entro la metà di marzo, altri 6.000 operai di campi vicini, che portarono all’arresto la produzione della compagnia. Gli scioperanti costituirono un comitato con l’obiettivo di negoziare con i proprietari della Lenzoloto migliori condizioni di lavoro e di salario.

La compagnia Lenzoloto sembrò dapprima intenzionata a negoziare con gli scioperanti, ma il 22 marzo le trattative si arrestarono e vennero inviate truppe provenienti dalla vicina città di Kirensk. Entro l’alba del 17 aprile ogni attività del comitato venne sospesa; in risposta, venne subito organizzata una marcia, alla quale presero parte circa 2.500 lavoratori. Le truppe, al comando di un ufficiale della gendarmeria, aprirono il fuoco sui dimostranti nei pressi del campo di Naderždinskij, lasciando sul terreno circa 500 fra morti e feriti (i giornali riportarono, per la precisione, 270 morti e 250 feriti).

La notizia del massacro si diffuse con rapidità nell’intera Russia, portando a numerose agitazioni ed astensioni dal lavoro dei dipendenti di fabbriche di Mosca, Pietrogrado (com’era allora chiamata San Pietroburgo) e di altri importanti centri industriali del Paese.

La tragicità dell’evento ebbe come risultato una “ricompattazione” della classe operaia russa: nonostante negli anni immediatamente precedenti all’avvenimento si fosse osservata una consistente diminuzione del numero degli scioperi in Russia, in breve tempo i movimenti di protesta arrivarono a coinvolgere 300.000 lavoratori nelle manifestazioni che ebbero luogo il 1º maggio di quell’anno.

Le agitazioni a Bodajbo continuarono fino al 12 agosto, quando si arrese e lasciò il campo l’ultimo lavoratore; in totale, abbandonarono la città e il loro impiego circa 9.000 operai con le loro famiglie.

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AFORISMARIO
L’uomo e la donna sono due scrigni chiusi a chiave, dei quali uno contiene la chiave dell’altro.
(Karen Blixen)


PROVERBIO del giorno
Pasqua tanto desiderata, in un giorno è passata.


ACCADDE OGGI
1492 – Firma di un accordo fra Spagna e Cristoforo Colombo per un viaggio verso l’Asia per un approvvigionamento di spezie
1521 – Martin Lutero viene scomunicato
1797 – Scoppiano a Verona le Pasque Veronesi
1924 – Viene fondata la Metro-Goldwyn-Mayer (MGM)
1964 – La Ford Motor Company presenta l’auto Mustang
1964 – Jerrie Mock è la prima donna a circumnavigare la terra per via aerea
1970 – USA/NASA: rientro dell’Apollo 13 con salvataggio dell’equipaggio
(Fonte: wikipedia)


COMPLEANNI FAMOSI
Luigi Settembrini – scrittore e patriota
Karen Blixen – scrittrice e pittrice
Paola Pitti – attrice
Sugar Ray Leonard – pugile
Paola Perego – conduttrice TV
Jennifer Garner – attrice
Victoria Adams – cantante
Giusy Ferreri – cantante


SANTI DEL GIORNO
San Roberto di Molesme abate, fondatore dell’Ordine Cistercense
San Roberto di La Chaise-Dieu, abate
Acacio, Vescovo- Chiesa ortodossa
Sant’Aniceto, Papa e martire
Sant’Innocenzo di Tortona, vescovo



NdR: i testi dei nostri articoli sono il risultato di una ricerca effettuale nel web, dai quotidiani e da pubblicazioni utili agli approfondimenti.