Nasce il 21 gennaio 1944 a Busto Arsizio
Uto Ughi, all’anagrafe Bruto Diodato Emilio Ughi, il violinista considerato uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana.
Uto Ughi è nato a Busto Arsizio da Bruno Ughi, avvocato originario di Pirano in Istria, e da Maria Miana, nativa di Voltago Agordino nel Bellunese.
Ha iniziato da piccolo («a 6-7 anni» dice lui stesso) lo studio della musica e del violino presso la scuola di musica Giovanni Battista Pergolesi a Varese, sotto la guida di Ariodante Coggi, debuttando a soli sette anni al Teatro Lirico di Milano e imponendosi subito all’attenzione della critica e del pubblico come uno straordinario talento.
Ha studiato con George Enescu a Parigi, con Corrado Romano a Ginevra, con Yvonne Astruc e Riccardo Brengola all’Accademia Chigiana di Siena, incontrando nel ricco ambiente culturale senese Andrés Segovia e Pablo Casals.
Nel corso della sua carriera si è esibito con le maggiori orchestre del mondo(tra cui la Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra, la Philarmonia Orchestra di Londra, la Bayerischer Rundfunk, i Filarmonici di Roma e l’Orchestra Rai di Torino) e sotto la direzione dei più prestigiosi direttori, tra cui Celibidache, Giulini, Prêtre, Sawallisch, Sinopoli, Kondrašin, Haitink, Rastropovich, Mazeel e Davis. Particolari consensi ha riscosso al Festival di Salisburgo e in India, con l’orchestra del Maggio musicale fiorentino diretta da Zubin Mehta.
Nel 1967 esegue il Concerto per violino e orchestra di Beethoven, diretto da Sergiu Celibidache, nel Cortile di Palazzo Ducale (Venezia) per il Teatro La Fenice.
Uto Ughi, oltre ad una prolifica attività concertistica sia in Italia che all’estero, è un protagonista in ambito culturale: ha dato vita a diversi festival e rassegne musicali, quali “Omaggio a Venezia” (1976), finalizzato alla raccolta di fondi per il restauro dei monumenti della città e “Omaggio a Roma” (1999-2002), per la diffusione del patrimonio musicale.
Dal 2003 gli scopi di tali eventi sono stati ripresi nel festival “Uto Ughi per Roma”, del quale Uto Ughi è fondatore e direttore artistico.
Da ricordare anche l’istituzione, con Bruno Tosi, del premio “Una vita per la Musica”.
Il 4 settembre 1997 gli viene conferita dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti in campo artistico, mentre nell’aprile del 2002 riceve la Laurea honoris causa in Scienze delle Comunicazioni.
Fra le altre onorificenze ricevute da Uto Ughi, vi sono il titolo di Accademico di Santa Cecilia (1978), di Commendatore della Repubblica (18 febbraio 1981, conferitogli dal presidente Pertini), di Gran Ufficiale (2 giugno 1985).
Tra i riconoscimenti più significativi vi sono il premio “Una vita per la musica – Leonard Bernstein” (1997), il premio “Galileo 2000” (2003), il premio internazionale “Ostia Mare” di Roma (8 agosto 2003) e il Premio America della Fondazione Italia USA (2015).
Il 22 maggio 2000 si esibisce in occasione dell’ultimo concerto della stagione 1999-2000 della Giovine Orchestra Genovese presso il Teatro Carlo Felice di Genova.
Fra gli spettatori figurava anche l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Suonò il concerto sul “Cannone” paganiniano, costruito nel 1743 dal liutaio Giuseppe Guarneri del Gesù e prestatogli dal Comune di Genova.
Il 14 dicembre 2010 si è esibito presso il Conservatorio di musica di Lussemburgo, in occasione del 150º anniversario dell’unità d’Italia (1861-2011), accompagnato al pianoforte da Alessandro Specchi.
Nel 2013 esce per Einaudi la sua autobiografia “Quel Diavolo di un Trillo. Note della mia vita”.
Fonte: wikipedia