Ora legale 2020

Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo 2020 torna l’ora legale!


L’ora legale è l’orario adottato durante la primavera e l’estate per sfruttare l’abbondate irradiazione del sole.
L’ora solare, detta anche ora civile convenzionale, entra in vigorre in autunno e in inverno, ed è regolata dal proprio fuso orario.

Le origini del cambio dell’ora

Tralasciando leggende e dicerie varie, sappiamo per certo che nel 1895 l’entomologo neozelandese George Vernon Hudson (riprendendo forse una vecchia intuizione di Benjamin Franklin) propose di spostare le lancette due ore avanti per adeguare l’orologio all’arrivo della bella stagione.
L’idea cadde nel vuoto, ma anni dopo fu recuperata con successo dalle autorità del Regno Unito, che nel 1916 inaugurarono il British Summer Time, cioè lo slittamento in avanti dell’ora nel corso dell’estate, per risparmiare energia in funzione della Prima guerra mondiale. La scelta fece proseliti e molti altri Paesi coinvolti nel conflitto adottarono lo stesso provvedimento: tra questi c’era anche l’Italia. (Fonte Quotidiano.net)


PER UNA LANCETTA SPOSTATA

Secondo la scienza, gli effetti conseguenti da affrontare si possono sintetizzare così:

  • disturbi del sonno
  • stress psicologico
  • difficoltà di concentrazione
  • incidenti alla guida e sul lavoro
  • stress cardiaco

Convinzione errata dunque, quella di coloro i quali ritengono che con l’ora legale tutti si è un po’ più contenti, perché la sera il buio tarda ad arrivare, perché si ufficializza in un qualche modo l’arrivo della bella stagione, le temperature sono più miti.
Per una lancetta spostata molti soffrono dei disturbi di cui sopra.
Di positivo c’è che, in questo nostro pianeta dominato dall’energia elettrica, questo apparentemente innocuo cambio d’ora comporta un considerevole risparmio di kilowattora, oltre che a minori emissioni di CO2.
In Focus on line sono stati dettagliati i pro e i contro.


Numeri pro e numeri contro l’ora legale

  • 543.800.000 kilowattora risparmiati (dato Terna) grazie al guadagno di un’ora di luce alla sera (cioè in fase del giorno “attiva”) a spese di un’ora di luce al mattino presto (in fase del giorno non attiva). La cifra è pari al consumo annuo di energia elettrica della Basilicata (utenze domestiche), o al fabbisogno annuo della pubblica illuminazione dell’intera Sicilia.
  • 1% di aumento dei consumi, stimato da studiosi dell’Università della California (contrari all’ora legale), dovuto al maggiore uso dei condizionatori.
  • 246.000 tonnellate di CO2 equivalente in meno nel periodo dell’ora legale. È la quantità media emessa in un anno da 117 mila auto diesel.
  • Il 23,1% del risparmio avviene nel solo mese di aprile, quando le giornate sono piu corte e avere un’ora di luce in più dà maggiori vantaggi.
  • 90 milioni di euro: il risparmio stimato per gli italiani.
  • 1 su 2: i bambini che accusano disturbi del sonno a causa dell’ora legale (secondo Codacons).
  • 50% e 50%: gli italiani favorevoli e quelli contrari all’ora legale sono metà e metà. Ma, nel complesso, l’80% si dichiara più favorevole a tenerla sempre, per tutto l’anno.
  • 5% di incremento degli infarti, rispetto alla media, nella prima settimana dopo il cambio ora (secondo la rivista americana New England Journal of Medicine).
  • 3 settimane: il tempo necessario ai più giovani per abituarsi al nuovo orario (secondo uno studio svizzero).
  • 15%: la percentuale di adulti che prova un senso di fatica, irritabilità, mal di testa, difficoltà ad addormentarsi a seguito del ripristino dell’ora solare (secondo i ricercatori del dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica dell’Università la Sapienza di Roma).
  • 210: il numero di giorni in cui l’ora legale è stata in vigore nel 2013. Stessa durata prevista per il 2014: è il 57,5% dell’anno.

Dal 2018 si parla di abolizione dell’ora legale, infatti tra luglio e agosto 2018 l’84% dei cittadini europei si è espresso tramite consultazione online a favore dell’abolizione di uno dei due orari.