Michelangelo Buonarroti 

Nasce il 6 marzo 1475 a Caprese in provincia di Arezzo
Michelangelo Buonarroti protagonista del Rinascimento italiano, già in vita fu riconosciuto come uno dei maggiori artisti di tutti i tempi.


Ritratto di Michelangelo (particolare) di Daniele da Volterra

Michelangelo Buonarroti: scultore, pittore, architetto e poeta.
Protagonista del Rinascimento italiano, fu riconosciuto già al suo tempo come uno dei più grandi artisti di sempre.

Intese fare della sua attività un’incessante ricerca dell’ideale di bellezza. Fu nell’insieme un artista tanto geniale quanto irrequieto. Il suo nome è collegato a una serie di opere che lo hanno consegnato alla storia dell’arte, alcune delle quali sono conosciute in tutto il mondo e considerate fra i più importanti lavori dell’arte occidentale: il David, la Pietà o il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina sono considerati traguardi insuperabili dell’ingegno creativo.

Lo studio delle sue opere segnò le generazioni successive, dando vita, con altri modelli, a una scuola che fece arte “alla maniera” sua e che va sotto il nome di manierismo.

La leggenda dell’artista geniale ha spesso messo in seconda luce l’uomo nella sua interezza, dotato anche di debolezze e lati oscuri. Queste caratteristiche sono state oggetto di studi in anni recenti, che, sfrondando l’aurea divina della sua figura, hanno messo a nudo un ritratto più veritiero e accurato di quello che emerge dalle fonti antiche, meno accondiscendente ma sicuramente più umano.

Tra i difetti più evidenti della sua personalità c’erano l’irascibilità (alcuni sono arrivati a ipotizzare che avesse la sindrome di Asperger), la permalosità, l’insoddisfazione continua. Numerose contraddizioni animano il suo comportamento, tra cui spiccano, per particolare forza, l’atteggiamento verso i soldi e i rapporti con la famiglia, che sono due aspetti comunque intimamente correlati.

Michelangelo è l’artista che, forse più di qualunque altro, incarna il mito di personalità geniale e versatile, capace di portare a termine imprese titaniche, nonostante le complesse vicende personali, le sofferenze e il tormento dovuto al difficile momento storico, fatto di sconvolgimenti politici, religiosi e culturali. Una fama che non si è affievolita coi secoli, restando più che mai viva anche ai giorni nostri.

Se il suo ingegno e il suo talento non sono mai stati messi in discussione, nemmeno dai più agguerriti detrattori, ciò da solo non basta a spiegarne l’aura leggendaria, né sono sufficienti la sua irrequietezza, o la sofferenza e la passione con cui partecipò alle vicende della sua epoca: sono tratti che, almeno in parte, sono riscontrabili anche in altri artisti vissuti più o meno nella sua epoca. Sicuramente il suo mito si alimentò anche di sé stesso, nel senso che Michelangelo fu il primo e più efficace dei suoi promotori, come emerge dalle fonti fondamentali per ricostruire la sua biografia e la sua vicenda artistica e personale: il carteggio e le tre biografie che lo riguardarono al suo tempo.

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Ha detto:
Assai acquista chi perdendo impara.
(Michelangelo Buonarroti)


Muore a  Roma il 18 febbraio 1564.