João Gilberto

Nasce il 10 giugno 1931 Juazeiro in Brasile
João Gilberto, nome d’arte di João Gilberto Prado Pereira de Oliveira, cantante e chitarrista
Creatore, con Antônio Carlos Jobim, Vinícius de Moraes e Carlos Lyra, della bossa nova.


Suo padre, un mercante benestante, era molto esigente sull’educazione, e pretendeva che ognuno dei suoi sette figli ottenesse un diploma scolastico.
Joãozinho (piccolo João), il sesto, fu l’eccezione della famiglia: fin da piccolo era interessato solo a una cosa: la musica.

Chitarrista autodidatta, ma principalmente cantante, Gilberto si trasferì, all’età di 18 anni, a Salvador ottenendo un discreto successo esibendosi dal vivo in alcuni programmi radiofonici.
Leader della band radiofonica Garotos da Lua (Ragazzi dalla luna), nel 1950 arrivò a Rio de Janeiro.
Tuttavia, dopo essere stato espulso dal gruppo per la sua indisciplina, trascorse gli anni successivi in un’esistenza marginale, vivendo spesso a casa di amici, fumando marijuana ma, soprattutto, ossessionato nel trovare una nuova via nell’esprimersi con la chitarra.
Convinto dall’amico cantante Luis Telles, si stabilì a Porto Alegre, dove perfezionò il suo stile.
Nel 1958 pubblicò il suo primo lavoro, Chega de saudade, uno dei brani che meglio definiscono il concetto di bossa nova.


I suoi sforzi giunsero a buon fine, soprattutto grazie all’incontro con Antônio Carlos Jobim, pianista e compositore, influenzato dalla musica popolare nordamericana contemporanea del tempo: il jazz.
Da questo incontro nacque il movimento della bossa nova.
Nel 1959 pubblicò il suo primo album, Chega de saudade, ottenendo uno straordinario successo nel suo paese.

Nel 1962, la bossa nova era stata abbracciata da molti jazzisti nordamericani, come Herbie Mann, Charlie Byrd e Stan Getz, che invitò Gilberto e Jobim a collaborare su quello che divenne uno degli album di jazz più venduti di tutti i tempi, Getz/Gilberto.
Grazie a questo disco, la moglie di Gilberto, Astrud, riscosse un successo internazionale e la composizione di Jobim Garota de Ipanema (The Girl From Ipanema) divenne un’icona della musica pop di tutte le età.

Ma la bossa nova era soprattutto João Gilberto – soprannominato ‘Joãozinho’ dagli amici più cari -, unanimemente riconosciuto il maggior esponente del nuovo genere. Gilberto rappresentava sicuramente il punto di partenza per comprendere tutta la musica brasiliana: passata, presente e futura.
Lo stesso Jobim lo aveva definito “la più grande stella del nostro firmamento, il miglior ambasciatore della bossa nova nel mondo”.

Gilberto proseguì nelle sue performance per tutti gli anni sessanta, ma non incise alcun altro album fino al 1968, quando uscì Ela É Carioca EP, registrato durante la residenza in Messico. Nel 1973 uscì João Gilberto, a volte citato come l'”Album bianco” della bossa nova, con riferimento al White Album dei Beatles.

Nel 1976 è la volta di The Best of Two Worlds, in collaborazione con la cantante Miúcha (sorella di Chico Buarque), che era diventata la seconda moglie di Gilberto nell’aprile del 1965.

Amoroso esce nel 1977 con l’orchestrazione di Claus Ogerman, che aveva fornito un suono simile alle registrazioni strumentali di Jobim verso la fine degli anni sessanta e all’inizio degli anni settanta.
Come era stato per tutti gli album di Gilberto, anche questo conteneva principalmente composizioni di Jobim, mescolate con i più vecchi samba e melodie nordamericane degli anni quaranta.

Nel 1980 fu prodotto Brazil, nel quale Gilberto collaborò con Gilberto Gil, Caetano Veloso e Maria Bethânia, che verso la fine degli anni sessanta avevano fondato il movimento Tropicalia che aveva fuso la bossa nova con il rock.

João, prodotto nel 1991, aveva una particolarità insolita: la mancanza di qualunque composizione di Jobim, mentre erano presenti brani di Veloso e di compositori in lingua spagnola.

Gilberto si spegne il 6 luglio 2019 a Rio de Jainero all’età di 88 anni; la sua dipartita è stata comunicata su Facebook dal figlio Marcelo.


BOSSA NOVA

La bossa nova è un genere musicale, nato in Brasile alla fine degli anni ’50, che trae origine dal samba, in particolare nella forma detta samba canção e, in genere, dalla tradizione musicale brasiliana.
È ispirato culturalmente dalla “rive gauche” francese, dalle atmosfere minimaliste di certa musica europea e statunitense dell’epoca, ma soprattutto, dalla atmosfera di rinascita economica e nazionalista del Brasile di Juscelino Kubitschek.

Considerata  una nuova maniera di eseguire il samba, la Bossa Nova viene inizialmente criticata a causa dell’influenza culturale nordamericana, percepita, negli sviluppi armonici, molto vicina al Cool jazz. I testi delle canzoni trattano temi leggeri e disimpegnati e raccontano la vita carioca a Rio de Janeiro. I primi vagiti delle nuove sonorità si avvertiranno con Antônio Carlos Jobim e la sua Sinfonia de Rio de Janeiro, del 1955.


Fonte: wikipedia