Il PESCE d’aprile

Un tormentone che si ripete anno dopo anno, quello del pesce del 1° aprile.


Nessuno di noi ne è uscito immune nel corso del tempo, chi a scuola, in famiglia e tra gli amici, ma anche sul posto di lavoro.

Lo scherzo classico è quello di un pesce di carta incollato alla schiena, ma ci sono stati casi eclatanti di notizie così ben orchestrate da rendere impossibile non caderci.
Altri, per non caderci bastava rifletterci, ma si sa che la fiducia in quelli che sono i mezzi di comunicazione è tale che spesso si assorbe senza valutare, come è accaduto nel 2010 quando il sito Total Film ha pubblicato la notizia che i film tratti dal libro “Lo Hobbit” sarebbero stati girati in 4D, dunque accompagnati da stimoli sensoriali come odori e spruzzi d’acqua durante la proiezione in sala, oltre all’effetto tridimensionale.
In Italia la notizia è stata riportata come vera il 9 aprile dall’ANSA, la Repubblica, il Giornale, il TGcom e dai siti Movieplayer e Cineblog.

Le origini di questa giornata di scherzo si perdono nella notte dei tempi, ma non si hanno notizie e fonti certe di quando e perché è nata questa tradizione diffusa in quasi tutto il mondo.

Alcune delle teorie più diffuse collegano il giorno all’equinozio di primavera del 21 marzo.
Prima del 1582, anno in cui  è stato adottato il Calendario Gregoriano la data corrispondeva al Capodanno da culture tanto diverse quante geograficamente lontane,  dall’antica Roma  all’India.
Prima della riforma di papa Gregorio XIII, il Capodanno si celebrava dal 25 marzo al 1º aprile, dopo la riforma è stato anticipato al 1º gennaio.
In Francia, proprio per questa variazione di data, si iniziò a consegnare pacchi regalo vuoti proprio in corrispondenza del non più capodanno, dunque i
l 1º di aprile.
Usanza del tutto singolare che fu subito chiamata “poisson d’Avril” per l’appunto pesce d’aprile.

Cercando nel web si trovano altre ipotesi, come quella di alcuni studiosi che collocano l’origine del pesce d’aprile in età classica, intravedendo nel mito di Proserpina, che dopo essere stata rapita da Plutone, viene vanamente cercata dalla madre, ingannata da una ninfa, sia nella festa pagana di Venere Verticordia, alcune possibili collegamenti con l’usanza dei giorni nostri.

Altra possibile origine è legata alla data della morte di Gesù che secondo il calendario Gregoriano avvenne il 1° aprile dell’anno 33.
Si presume che i nemici del cristianesimo potrebbero aver adottato questa data per burlarsi dei cristiani che credevano in Gesù.
I primi cristiani come simbolo identificativo avevano per l’appunto un pesce stilizzato, da notare che il nome in greco, ICHTYS, è l’acronimo di “Iesùs CHristòs THeù HYiòs Sotèr“, ossia “Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore“.