Hermann Hesse

Nasce il 2 luglio 1877 a Calw in Germania
Hermann Hesse scrittore, poeta, aforista, filosofo e pittore insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1946.


La sua produzione, in versi e in prosa, è vastissima e conta quindici raccolte di poesie e trentadue tra romanzi e raccolte di racconti.
I suoi romanzi più famosi sono Peter Camenzind (1904), Gertrud (1910), Demian (1919), Siddhartha (1922), Il lupo della steppa (1927), Narciso e Boccadoro (1930) e Il giuoco delle perle di vetro (1943).

I suoi lavori rispecchiano il suo interesse per l’esistenzialismo (in particolare Schopenhauer, Nietzsche e Heidegger), lo spiritualismo, il misticismo, non meno della filosofia orientale, specialmente indù e buddhista.

Negli anni ’60, ispirandosi alla sua critica al consumismo e al capitalismo americano, fu proprio negli Stati Uniti che Hesse divenne un autore di grido, dopo la sua morte, tra i giovani pacifisti e hippie, che rifiutavano la guerra del Vietnam e la materialità della società occidentale, ma anche il comunismo sovietico.

Assieme a Thomas Mann e Stefan Zweig, Hesse è lo scrittore di lingua tedesca del XX secolo più letto nel mondo, tradotto in più di 60 lingue e con circa 150 milioni di copie vendute in tutto il mondo.


Nel 1958 scriverà, a proposito della persecuzione degli ebrei:
«L’uomo primitivo odia ciò di cui ha paura, e in alcuni strati della sua anima anche l’uomo colto è primitivo. Anche l’odio dei popoli e delle razze contro altri popoli e razze non si basa sulla superiorità e sulla forza, ma sull’insicurezza e sulla paura. L’odio contro gli ebrei è un complesso di inferiorità mascherato: rispetto al popolo molto vecchio e saggio degli ebrei certi strati meno saggi di un’altra razza sentono un’invidia che nasce dalla concorrenza e un’inferiorità umiliante. Più fortemente e più violentemente questa brutta sensazione si manifesta nella veste della superiorità, più è certo che dietro si nascondono paura e debolezza.»

Questi punti di vista e molte altre riflessioni sull’arte e sull’educazione erano incorporati ne Il giuoco delle perle di vetro, che fu pubblicato prima a Zurigo nel 1943 e in seguito in Germania nel 1946.
Doveva essere il suo ultimo romanzo, che contribuì notevolmente a fargli conferire nel 1946 il premio Nobel per la letteratura.


Muore in Svizzera a Montagnola il 9 agosto 1962.


Fonte: wikipedia