Franca Valeri

Nasce il 31 luglio 1920 a Milano
Franca Maria Norsa, in arte Franca Valeri, attrice e sceneggiatrice di teatro e di cinema


È approdata in teatro quasi per caso, dopo aver rivelato le sue doti satiriche nei salotti mondani e intellettuali milanesi, dove dava vita a personaggi causticamente ispirati al costume contemporaneo, fatto di frivolezze e ipocrisie, fedeli specchi di un ambiente borghese.

Il nome Valeri fu scelto negli anni ’50, dopo aver letto un libro dello scrittore francese Paul Valery. 
Romana d’adozione, vanta una carriera eccezionale: attrice, sceneggiatrice, regista e autrice.

È cresciuta nella trasmissione radiofonica Il rosso e il nero, della quale tra l’altro nasce una generazione di attori della”commedia all’italiana “.
È qui che Franca Valeri fa conoscere per la prima volta il personaggio della”signorina Cesira“, che passando successivamente dalla radio alla televisione, diventa la”signorina snob “, nevrotica signora milanese, ritratto delle ipocrisie della borghesia contemporanea.

Il suo esordio teatrale risale al 1951, quando il Teatro dei Gobbi (che ha fondato con Alberto Bonucci e Vittorio Caprioli, diventato poi suo marito), recita negli spettacoli Carnet de notes n. 1e Carnet de notes n. 2, che proponevano senza ausilio di scene e costumi, una serie di sketch satirici sulla società contemporanea.

Nello stesso anno recita nel suo primo film Luci del varietà, di Alberto Lattuada e Federico Fellini (qui al suo esordio come regista).
A questo ne sono seguiti molti altri, tra i quali Il segno di Venere (1955), Il bigamo (1955), Il vedovo (1959), Parigi o cara (1962) e Io, io, io… e gli altri (1965). Sempre con il Teatro dei Gobbi, nel 1954 debutta in televisione, dove si consacrò il personaggio della”signorina snob”e più tardi della”signora Cecioni”(nel programma La regina ed io, 1960), popolana romana perennemente al telefono con”mammà”e fasciata da bigodini giganti, che riscosse un enorme successo.

Ha partecipato a numerose serate di Studio Uno (1966) e ai varietà Le divine (1959), Sabato sera (1967), Le donne balorde (1970), Sì, vendetta (1974), Vino, whisky e chewing-gum (1974), A modo mio (1976), Studio 80 (1980), Giochiamo al varietè (1980), Cipria (1982).

 Legata visceralmente alla Scala, dove ha maturato la sua passione per l’opera lirica, si è anche cimentata come regista di melodrammi.
Nel 1993, dopo una lunga assenza dai teleschermi, ha partecipato alla trasmissione Magazine 3su Raitre.
Nel ’95 è stata co-protagonista con Gino Bramieri della sit-com di Canale 5 Norma e Felice e, un anno più tardi con la fiction Caro maestro.
Nel 2000 è stata protagonista accanto a Nino Manfredi di Linda, il brigadiere e…, fiction andata in onda su Raiuno, e del film tv Come quando fuori piove, diretto da Mario Monicelli.

È autrice di commedie di grande successo, come: Lina e il cavaliere, Meno storie, Tosca e le altre due e Le Catacombe.

Quello che caratterizza in modo inequivocabile il suo stile, è un uso intelligente e raffinato dell’ironia: i suoi personaggi fanno riflettere su quelli che sono i vizi e le virtù della società. 

(Fonte: MyMovies )


Muore a Roma il 9 agosto 2020