24 marzo

24 marzo 1944
Eccidio delle Fosse Ardeatine


L’eccidio delle Fosse Ardeatine è il massacro compiuto a Roma dalle truppe di occupazione della Germania nazista il 24 marzo 1944, ai danni di 335 civili e militari italiani, come atto di rappresaglia in seguito a un attacco partigiano contro le truppe germaniche avvenuto il giorno prima in via Rasella.
Per la sua efferatezza, l’alto numero di vittime, e per le tragiche circostanze che portarono al suo compimento, è diventato l’evento simbolo della rappresaglia nazista durante il periodo dell’occupazione.

Soldati tedeschi in via Rasella immediatamente dopo l’attentato del 23 marzo 1944 (foto wikipedia)

Le “Fosse Ardeatine”, antiche cave di pozzolana situate nei pressi della via Ardeatina, scelte quali luogo dell’esecuzione e per occultare i cadaveri degli uccisi, sono diventate un monumento a ricordo dei fatti e sono oggi visitabili.

Il monumento fu inaugurato il 24 marzo 1949.

Approfondisci >>>

Da LaSecondaGuerraMondiale.com – Brano che riassume le vicende dell’eccidio delle fosse ardeatine

Un organizzazione clandestina il 23 marzo 1944 decide di agire contro i tedeschi, il giorno scelto è quello del 25° anniversario della nascita dei fasci combattenti, il gruppo si chiamava GAP. I fascisti vorrebbero ricordare solennemente la creazione dei fasci con una adunata di massa vecchio stile,  il sostenitore di questa idea era il federale Pizzirani, i nazisti erano contrari non sapendo come valutare la reazione della popolazione ad un evento del genere. Pizzirani si rivolge, dunque, al ministro dell’interno Buffarini per esortare il duce a far pressione agli alleati se non direttamente a Hitler, ma a quest’ultimo la questione non gli arrivò mai, Rahm e Wolff d’accordo con Maektzer e Kappler, erano inamovibili, la celebrazione doveva avvenire in una sala al chiuso.

Vengono predisposte ingenti misure di protezione, visto che numerose voci su attentanti circolano in continuazione. Quel giorno durante la celebrazione Buffarini-guidi, Moellhausen e l’agente di Himmler, Dollmann, ascoltano il discorso di Borsani, un invalido cieco di guerra, alla fine Moellhausen disse di essersi affacciato alla finestra per prendere un boccata d’aria, quando all’improvviso sentì diverse esplosioni. Quello che udì erano le bombe dei gappisti, precisamente dal gruppo formato da: Franco Calamandrei, Rosario Bentivegna, Carla  Capponi, Alfio Marchini, la via dell’attentato era via Rasella, nel momento che veniva attraversata da un reparto di sussidiari delle SS provenienti da Bolzano, 32 di loro muoiono 10 vengono feriti, inoltre rimangono uccisi 2 civili che erano di passaggio, la strada disseminata di cadaveri e feriti che si lamentano, la milizia fascista spara all’impazzata verso le finestre aperte, fino a che Buffarini-guidi non ordina con forza il cessate il fuoco.

Compare sulla scena  il generale Maeltzer  ubriaco come spesso capitava, i militari e la polizia irrompono nelle abitazioni e cacciano fuori gli abitanti per suo ordine, in preda alla furia li vorrebbe far fucilare all’istante, Moellhausen invece cerca di calmarlo, la decisione sul da  farsi viene presa da Hitler stesso, che dispone che sia compito delle SS di far giustizia, in quanto le vittime ne facevano parte. Il primo a comunicare la notizia a Mussolini fu il prefetto di Salerno, poco dopo Buffarini-Guidi, il quale gli descrive la reazione scomposta di Maeltzer “ubriaco come al solito e talmente fuori di se da voler far saltare in aria un isolato”. Ancora Buffarini mezz’ora dopo comunica al duce le notizie apprese dal questore di Roma Caruso, i tedeschi decisero che per ogni tedesco morto sarebbero stati uccisi 10 italiani, ordine che secondo lui sarebbe stato impartito dal Fuher, Mussolini non riesce a far desistere i tedeschi da questa idea, sebbene tra questi ultimi regnasse la confusione dove ognuno voleva far subire alla città, la vendetta in maniera diversa, in ogni caso il generale Wolf disse a Kappler di non prendere alcune decisione fintanto che Rahn non fosse arrivato a Roma.

Il giorno dopo il generale arrivò in città dopo essersi messo al corrente di tutto disse di aver parlato con Kesselring sul da farsi oltre ad aver ricevuto ordini diretti da Himmler, Hitler vorrebbe far saltare in aria un intero quartiere di Roma  con tutti quelli che lo abitano  e per ogni poliziotto tedesco ucciso vorrebbe far fucilare da 30 a 40 italiani. Wolff fece sapere a Kesselring che Himmler era determinato oltre a punire i responsabili anche a eliminare tutti i sospettabili o comunisti per questo diede ordine di cominciare ad organizzare la deportazione di tutta la popolazione maschile dei quartieri più pericolosi, famiglie comprese rastrellando le persone dai 18 ai 45 anni. La deportazione non fu fatta solo per problemi di natura tecnico militare, la Wermacht non voleva rimuovere preziose forze dal fronte per eseguire l’idea folle di Himmler, ma le SS erano ben determinate a sfruttare questa occasione per intimorire Roma, Kesselring via radio informa la cittadinanza romana che dovrà farsi carico delle spese di risarcimento alle famiglie delle vittime e questa richiesta sarebbe stato l’ultimo atto di clemenza, ma a Kappler fu affidato l’incarico di fare “giustizia”, 10 italiani per ogni morto tedesco, tra l’altro Kappler dichiara di aver già abbastanza prigionieri dopo gli arresti avvenuti dopo lo sbarco alleato detenuti al regina Coeli in via tasso e dal torturare Koch, si rivolge al questore fascista chiedendogli i nomi ma questo fa presente di non avere una lista di condannati a morte, a questo punto Caruso si vede minacciato di arresti e si rivolge a buffarini al quale dice che si rivolse  addirittura al vaticano senza nulla ottenere.

Poco prima dell’esecuzione muore un altro ferito di via rasella, quindi non più 320 italiani dovranno morire ma bensì 330, ma Kappler, per “errore” ne mandò a morte 335, dei quali neanche uno aveva avuto un qualche ruolo dell’attentato di via rasella, quei 5 morti in più gli costarono l’ergastolo, di fatti se non fosse stato così si sarebbe fatto solo un paio di anni in prigione potendo affermare di solo eseguito degl’ordini. Il 24 marzo all’incrocio di via Fosse Ardeatine e via delle sette chiese compare un plotone di soldati tedeschi che blocca l’accesso alla cava di arenaria (appunto le fosse ardeatine), poco dopo arrivano 5 macchine delle SS armati di tutto punto, questi sorvegliano lo scarico di 4 camion e un furgone della croce rossa dal quale stanno uscendo trascinandosi i condannati, molti di loro erano stati appena torturati, i tedeschi li spingono nei cunicoli della cava, poco dopo i soldati iniziano a lanciare bombe a mano nella cava iniziando così la carneficina, si può pensare che non tutti i 335 uomini siano morti subito ma nessuno ebbe cura di controllare e per chiudere la fossa comune usarono delle cariche esplosive in due serie distanziate di un ora.

Il giorno seguente il 25 marzo, il fetore è già così forte che i nazisti decisero di far saltare nuovamente delle bombe per sigillare meglio la cava, a mezzogiorno il sacerdote don Nicola Cammarota impartisce l’assoluzione. Il 30 marzo tredici sacerdoti si recano alle fosse capendo che l’entità della tragedia era grande, già il giorno dopo si cominciò a disseppellire e riconoscere i morti, nel frattempo uno dei sacerdoti corse in vaticano ad avvertire della strage, riferendo a monsignor Montini, il futuro Paolo VI, ma dal vaticano non venne nessuna condanna fino alla fine della guerra.


24 marzo 1973
Pubblicato The Dark Side of the Moon

L’album più venduto dei Pink Floyd che vanta ben 723 settimane consecutive di permanenza nella top 200 U.S.A.

I Pink Floyd nel 1973 – foto da wikipedia

The Dark Side of the Moon (intitolato Dark Side of the Moon nell’edizione CD del 1993), in italiano “Il lato oscuro della Luna”, è un concept album (l’ottavo in studio) del gruppo musicale britannico Pink Floyd, pubblicato il 17 marzo 1973 negli Stati Uniti dalla Capitol Records e il 24 marzo dello stesso anno nel Regno Unito dalla Harvest Records.
L’opera nacque dopo numerose sperimentazioni musicali che i Pink Floyd studiarono durante i loro live o registrazioni, ma senza le lunghe parti strumentali che erano diventate una caratteristica peculiare del gruppo dopo l’abbandono nel 1968 di Syd Barrett, membro fondatore e principale compositore e paroliere del gruppo.
Tra i temi del concept vi sono inclusi il conflitto interiore, il rapporto con il denaro, il trascorrere del tempo e quello dell’alienazione mentale, ispirato in parte dai disturbi mentali di Barrett.

L’album si sviluppò come parte del tour del 1971, in seguito alla pubblicazione di Meddle, e iniziò a essere pubblicizzato diversi mesi prima dell’inizio effettivo delle registrazioni in studio.
Il nuovo materiale venne migliorato e raffinato durante il Dark Side of the Moon Tour, e fu registrato in due sessioni nel 1972 e nel 1973 negli Abbey Road Studios di Londra.
I Pink Floyd usarono alcune delle tecniche di registrazione più avanzate dell’epoca, inclusi la registrazione multitraccia e i loop.
In molte tracce si usarono sintetizzatori analogici e, in sottofondo, anche una serie di interviste con la band e lo staff tecnico in forma di aforismi filosofici.
Il tecnico del suono Alan Parsons contribuì alla realizzazione di alcuni degli aspetti sonori più innovativi, incluso il ticchettio e lo scoccare degli orologi in Time.

The Dark Side of the Moon fu un successo immediato, mantenne il primo posto della classifica statunitense Top LPs & Tapes per una settimana e vi rimase per altre 741 dal 1973 al 1988.
Nel giugno 2011 ha toccato le 1000 settimane nella classifica US Top Catalog. Con 49 milioni di copie vendute, è quello di maggiore successo dei Pink Floyd e uno dei più venduti della storia.
È stato rimasterizzato e ripubblicato in due occasioni, oltre alle varie reinterpretazioni di vari gruppi musicali. Furono estratti due singoli: Money e Us and Them.

Oltre al suo successo commerciale, The Dark Side of the Moon è spesso considerato uno dei migliori album di tutti i tempi, sia dai critici sia dai semplici appassionati.

Nel 2003 è stato pubblicato Classic Albums: Pink Floyd – The Making of The Dark Side of the Moon, film documentario sulla sua realizzazione.

(Fonte >>>)


AFORISMARIO
Qualunque cosa un uomo può immaginare, altri uomini possono rendere reale.
(Jules Verne)


PROVERBIO del giorno
Tra gli evviva e i battimani vanno in scena i ciarlatani.


ACCADDE OGGI
1603 – Giacomo I d’Inghilterra viene proclamato re
1849 – Novara: l’ex re di Sardegna Carlo Alberto fugge all’una del mattino diretto in Portogallo, dopo aver abdicato in favore del figlio Vittorio Emanuele II
1878 – Naufragio della fregata inglese “Eurydice”: muoiono trecento marinai
1882 – il biologo tedesco Robert Koch annuncia la scoperta del batterio responsabile della tubercolosi (mycobacterium tuberculosis, TBC)
1883 – Inghilterra: a Leicester si disputa la prima gara internazionale di ciclismo, vinta dal francese Federico De Cevry
1944 – Eccidio delle Fosse Ardeatine: 335 prigionieri sono fucilati per rappresaglia all’attacco di via Rasella del 23 marzo
1944 – Eccidio di Chigiano – Valdiola: 7 partigiani vengono barbaramente uccisi dalle SS sui monti di San Severino Marche (MC)
1945 – La rubrica statunitense Billboard pubblica la prima top ten
1969 – Viene lanciata la sesta sonda diretta verso Marte, nell’ambito della missione americana Mariner 7: raggiungerà il pianeta il 5 agosto dello stesso anno
1973 – Viene pubblicato The Dark Side of the Moon, l’album più venduto dei Pink Floyd che vanta ben 723 settimane consecutive di permanenza nella top 200 U.S.A.
1999 – Italia/Francia – Nel tunnel del Monte Bianco un incidente scatena un incendio che causa 39 morti
2001 – La Apple Computer distribuisce il Mac OS X versione 10.0
(Fonte: wikipedia)


COMPLEANNI FAMOSI
Luigi Einaudi – presidente della repubblica
Harry Houdini – illusionista
Raffaele Pisu – attore
Dario Fo – attore
Steve McQueen – attore
Enzo De Caro – attore


SANTI DEL GIORNO
San Severo di Catania – Vescovo
San Bernolfo – Martire
San Secondino – Martire
Santi Timolao, Dionigi, Pauside, Alessandro, Romolo e Alessandro – Martiri



NdR: i testi dei nostri articoli sono il risultato di una ricerca effettuale nel web, dai quotidiani e da pubblicazioni utili agli approfondimenti.