24 febbraio

24 febbraio 1922
La prima di “Enrico IV” di Pirandello


Enrico IV è una commedia in 3 atti di Luigi Pirandello, scritta nel 1921 e rappresentata il 24 febbraio 1922 al Teatro Manzoni di Milano.

Considerato il capolavoro teatrale di Pirandello insieme a Sei personaggi in cerca di autore, Enrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema caro all’autore del rapporto, complesso e alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità.

Un nobile del primo ‘900 prende parte a una mascherata in costume nella quale impersona Enrico IV; alla messa in scena prendono parte anche Matilde di Spina, donna di cui è innamorato, e il suo rivale in amore Belcredi. Quest’ultimo disarciona Enrico IV che nella caduta batte la testa e si convince di essere realmente il personaggio storico che stava impersonando.

La follia dell’uomo viene assecondata dai servitori che il nipote di Nolli mette al suo servizio per alleviare le sue sofferenze; dopo 12 anni Enrico guarisce e comprende che Belcredi lo ha fatto cadere intenzionalmente per rubargli l’amore di Matilde, che poi si è sposata con Belcredi ed è fuggita con lui. Decide così di fingere di essere ancora pazzo, di immedesimarsi nella sua maschera per non voler vedere la realtà dolorosa.

Dopo 20 anni dalla caduta, Matilde, in compagnia di Belcredi, della loro figlia e di uno psichiatra vanno a trovare Enrico IV. Lo psichiatra è molto interessato al caso della pazzia di Enrico IV, che continua a fingersi pazzo, e dice che per farlo guarire si potrebbe provare a ricostruire la stessa scena di 20 anni prima e di ripetere la caduta da cavallo. La scena viene così allestita, ma al posto di Matilde recita la figlia. Enrico IV si ritrova così di fronte la ragazza, che è esattamente uguale alla madre Matilde da giovane, la donna che Enrico aveva amato e che ama ancora. Ha così uno slancio che lo porta ad abbracciare la ragazza, ma Belcredi, il suo rivale, non vuole che sua figlia sia abbracciata da Enrico IV e si oppone. Enrico IV sguaina così la spada e trafigge Belcredi ferendolo a morte: per sfuggire definitivamente alla realtà “normale” (in cui tra l’altro sarebbe stato imprigionato e processato), decide di fingersi pazzo per sempre.

L’Enrico IV appartiene alla terza fase del teatro pirandelliano, quella cosiddetta del teatro nel teatro.

L’opera fu scritta appositamente per Ruggero Ruggeri, uno degli attori più noti dell’epoca e appartenente, assieme a Marta Abba ed altri, alla compagnia del Teatro d’Arte fondato dal drammaturgo a Roma, come testimonia una lettera di Pirandello stesso indirizzata a Ruggeri:
« Circa vent’anni addietro, alcuni giovani signori e signore dell’aristocrazia pensarono di fare per loro diletto, in tempo di carnevale, una “cavalcata in costume” in una villa patrizia: ciascuno di quei signori s’era scelto un personaggio storico, re o principe, da figurare con la sua dama accanto, regina o principessa, sul cavallo bardato secondo i costumi dell’epoca. Uno di questi signori s’era scelto il personaggio di Enrico IV; e per rappresentarlo il meglio possibile, s’era dato la pena e il tormento d’uno studio intensissimo, minuzioso e preciso, che lo aveva per circa un mese ossessionato. […] Senza falsa modestia, l’argomento mi pare degno di Lei e della potenza della Sua arte. »
(Luigi Pirandello, Lettera a Ruggero Ruggeri del 21 settembre 1921)

Il personaggio di Enrico IV, del quale magistralmente non ci viene mai svelato il vero nome, quasi a fissarlo nella sua identità fittizia, è descritto minuziosamente da Pirandello.
Enrico è vittima non solo della follia, prima vera poi cosciente, ma dell’impossibilità di adeguarsi ad una realtà che non gli si confà più, stritolato, nelle altrui vedute, nel ruolo fisso del pazzo.

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AFORISMARIO
La più perfetta delle scimmie non può disegnare un’altra scimmia; solo l’uomo è in grado di farlo, e solo l’uomo pensa che tale abilità sia un segno di superiorità.
(Georg Christoph Lichtenberg)


PROVERBIO del giorno
Mantieni la tua mente aperta, ma non così aperta che il tuo cervello caschi fuori.


ACCADDE OGGI
303 – L’imperatore romano Galerio pubblica l’editto che da il via alla persecuzione dei cristiani sotto il suo regno
1530 – Incoronazione imperiale di Carlo V del Sacro Romano Impero, a Bologna.
1582 – Papa Gregorio XIII annuncia il calendario gregoriano
1607 – Prima rappresentazione de L’Orfeo di Claudio Monteverdi nel Palazzo Ducale di Mantova
1836 – Samuel Colt ottiene il brevetto per il revolver Colt
1839 – William Otis ottiene il brevetto per la scavatrice a vapore
1848 – Re Luigi Filippo di Francia abdica
1922 – Va in scena al Teatro Manzoni di Milano la prima dell’Enrico IV di Pirandello
1975 – I Led Zeppelin pubblicano il doppio album Physical Graffiti
1981 – Buckingham Palace annuncia il fidanzamento del Principe Carlo del Galles con Lady Diana Spencer
2007 – La Nazionale italiana di rugby vince la sua prima partita esterna nel torneo delle Sei Nazioni, battendo la nazionale scozzese allo stadio di Murrayfield di Edimburgo con il punteggio di 37 a 17
2010 – iTunes Store vende la 10 miliardesima canzone
(Fonte: wikipedia)


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