20 marzo

20 marzo 1852
Prima pubblicazione de “La capanna dello zio Tom“, di Harriet Beecher Stowe


Copertina del libro in prima edizione

La capanna dello zio Tom (titolo originale Uncle Tom’s Cabin or Life Among the Lowly simply) è un romanzo anti-schiavista scritto dall’americana Harriet Beecher Stowe.
Pubblicato nel 1852, in seguito ad un atto legislativo promulgato nel 1850, il Fugitive Slave Law, che decretava un dovere la denuncia degli schiavi fuggiti e la restituzione ai proprietari, il romanzo ebbe un profondo effetto sugli atteggiamenti nei confronti degli afro-americani e la schiavitù negli Stati Uniti e rese più acuto il conflitto che condusse alla guerra civile americana.
Stowe, un’attiva abolizionista, focalizzò il romanzo sul personaggio di Zio Tom e sulla lunga sofferenza degli schiavi neri attorno alla quale si intrecciano le storie di altri personaggi.

Il romanzo raffigura la crudele realtà della schiavitù e afferma che l’amore cristiano può superare la distruzione e la riduzione in schiavitù di altri esseri umani.
La capanna dello Zio Tom è stato il romanzo best-seller del XIX secolo e molti critici ritengono che esso possa aver alimentato la causa abolizionista del 1850. Nell’anno successivo alla sua pubblicazione, 300.000 copie del libro sono state vendute solo negli Stati Uniti. Il figlio dell’autrice scrisse che quando Abraham Lincoln incontrò la Stowe all’inizio della guerra civile americana dichiarò: Allora questa è la piccola signora che ha scatenato questa grande guerra.
Il libro, soprattutto per i luoghi dove è ispirato, ha anche contribuito a creare una serie di stereotipi sui neri, molti dei quali durano ancora.

(Fonte: wikipedia)


20 marzo 2003
Inizia la Seconda guerra del golfo 

Con il termine guerra d’Iraq, o seconda guerra del Golfo, si intende un conflitto cominciato il 20 marzo 2003 con l’invasione dell’Iraq da parte di una coalizione guidata dagli Stati Uniti d’America, e terminata il 15 dicembre 2011 col passaggio definitivo di tutti i poteri alle autorità irachene da parte dell’esercito americano.

L’obiettivo principale dell’invasione era la deposizione di Saddam Hussein, già da tempo visto con ostilità dagli Stati Uniti per vari motivi: timori (poi rivelatisi infondati) su un suo ipotetico tentativo di dotarsi di armi di distruzione di massa, il suo presunto appoggio al terrorismo islamico e l’oppressione dei cittadini iraqeni con una dittatura sanguinaria. Questo obiettivo fu raggiunto rapidamente: il 15 aprile 2003 tutte le principali città erano nelle mani della coalizione, e il 1 maggio il presidente statunitense Bush proclamò concluse le operazioni militari su larga scala. Tuttavia il conflitto si tramutò poi sia in una guerra di liberazione dalle truppe straniere, considerate invasori da alcuni gruppi armati, sia in una guerra civile fra varie fazioni, quest’ultima, sotto alcuni profili, tuttora in corso.

I costi umani della guerra non sono chiari, e sono spesso oggetto di dibattito; più in generale, il bilancio dell’intera guerra risulta difficile: a fronte della deposizione di Saddam e dell’instaurazione di una democrazia, si è avuto un netto aumento delle violenze settarie in Iraq, una penetrazione di al-Qāʿida nel Paese e, in generale, un calo della sicurezza dei cittadini.

L’Italia, pur essendosi inizialmente limitata a fornire supporto logistico, partecipò poi al conflitto fra il 2003 e il 2006 con la missione Antica Babilonia, fornendo forze armate dislocate nel sud del Paese, con base principale a Nassiriya, sotto la guida inglese. Questa partecipazione suscitò forti polemiche.

Fin da prima dell’inizio della guerra, l’ipotesi di un’invasione dell’Iraq scatenò malumori in tutto il mondo, contrapponendo chi la riteneva necessaria e chi la considerava un crimine ingiustificabile. Oltre all’opinione pubblica, le polemiche si svilupparono anche sul piano internazionale: in Europa, la Francia e la Germania si opposero fin dall’inizio all’intervento, mentre Italia e Gran Bretagna offrirono il loro supporto.

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AFORISMARIO
Una causa non buona diventa peggiore quando si vuole difenderla.
(Publio Ovidio Nasone)


PROVERBIO del giorno
Vento di Marzo non termina presto.


ACCADDE OGGI
1760 – Il “Grande Incendio” di Boston distrugge 349 edifici
1800 – Alessandro Volta rende pubblica l’invenzione della sua pila
1815 – Inizio dei Cento giorni di Napoleone, che entra a Parigi, dopo essere fuggito dall’Isola d’Elba, alla testa di un esercito regolare di 140.000 uomini e di una forza di circa 200.000 volontari
1883 – Firma della Convenzione di Parigi per la tutela della proprietà industriale
1899 – Martha M. Place è la prima donna ad essere condannata alla sedia elettrica negli USA
1916 – Albert Einstein pubblica la sua teoria della relatività
1944 – Eruzione del Vesuvio
1966 – La Coppa Rimet viene rubata dalla Central Hall di Londra
1969 – John Lennon sposa Yoko Ono
1987 – La Food and Drug Administration statunitense approva il farmaco anti-AIDS, AZT
2003 – Inizia la Seconda guerra del golfo con l’invasione dell’Iraq da parte delle forze angloamericane
(Fonte: wikipedia)


COMPLEANNI FAMOSI
Publio Ovidio Nasone – poeta
Friedrich Hölderlin – poeta
Nikolaj Gogol – scrittore e drammaturgo
Napoleone II – monarca
Henrik Ibsen – poeta e drammaturgo
Azeglio Vicini – allenatore di calcio
Spike Lee – regista
Tracy Chapman – cantautrice


SANTI DEL GIORNO
Sant’Alessandra di Amiso e compagne – Martiri
Santa Claudia e compagne – Martiri di Amiso
San Niceta di Apolloniade – Vescovo
Sant’ Urbicio di Metz – Vescovo
Sant’ Archippo – Discepolo di San Paolo



NdR: i testi dei nostri articoli sono il risultato di una ricerca effettuale nel web, dai quotidiani e da pubblicazioni utili agli approfondimenti.