16 marzo

16 marzo 1924
Formale annessione di Fiume all’Italia


Fiume è la terza città della Croazia per popolazione dopo Zagabria e Spalato. Situata sull’Adriatico è capoluogo della Regione litoraneo-montana, sede universitaria e arcivescovile.

Già appartenente all’Impero austro-ungarico (dal 1779 al 1919), Stato libero di Fiume dal 1920 al 1924 e italiana dal 1924 al 1947 (capoluogo dell’omonima provincia), dal 1947 al 1992 fece parte della Jugoslavia; è croata dal 1991.

Il suo nome latino originario è Tarsatica (da cui il nome del rione Tersatto); successivamente si chiamò Vitopolis e Flumen; per quanto riguarda le altre lingue ufficiali dell’ex impero austro-ungarico, in tedesco il suo nome era Sankt Veit am Flaum o Pflaum (sebbene oggi sia accettata la forma croata), in ungherese originariamente Szentvit e oggi Fiume, in sloveno Reka; infine nei dialetti locali croati è Reka o Rika. (…)

Il 3 marzo 1922, esponenti in parte fascisti e in parte ex legionari dannunziani, aderenti al movimento politico dei Blocchi Nazionali, destituirono il governo di Riccardo Zanella. Dopo varie vicissitudini il governo italiano decise di inviare a Fiume il generale Gaetano Giardino che dal 17 settembre 1923 divenne governatore militare con il compito di tutelare l’ordine pubblico.

Mappa asburgica in ungherese di Fiume (1890)

Successivamente, con il Trattato di Roma, siglato il 27 gennaio 1924 veniva sancito il passaggio di Fiume all’Italia e il 16 marzo il re Vittorio Emanuele III giungeva nella città. In base al trattato la città veniva assegnata all’Italia, mentre il piccolo entroterra con alcune periferie, Porto Baross, incluso nella località di Sussak e le acque del fiume Eneo, cioè l’intero alveo e il delta, venivano annessi al Jugoslavia); il governo dello Stato Libero di Fiume considerò tale atto giuridicamente inaccettabile continuando a operare in esilio.

Gli accordi raggiunti vennero regolati con delle clausole da una Commissione mista per l’applicazione del trattato; tali clausole vennero ratificate dalla Convenzione di Nettuno il 20 luglio 1925.[8]. Dopo l’annessione al Regno d’Italia, Fiume divenne capoluogo di provincia, ovvero Fiume Provincia (FU).

Dal 1930 la denominazione venne cambiata in Provincia di Fiume/Provincia del Carnaro (FM). In quegli anni riprese i traffici il porto, che divenne scalo primario nell’Adriatico. Negli anni ’30 si sviluppò il settore industriale, grazie ai contributi dell’IRI. Durante la seconda guerra mondiale fu sede di un importante silurificio, che produceva la metà dell’intera produzione italiana di siluri.

La Provincia di Fiume fu allargata nel 1941, includendo l’area della Kupa e le isole di Veglia ed Arbe. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Fiume fu occupata qualche settimana dai tedeschi, invece che dai croati di Ante Pavelic, quando nell’ottobre 1943 passò sotto la giurisdizione della RSI, fino all’agosto 1944, quando anche formalmente cessò l’amministrazione italiana, nonostante truppe della repubblica di Salò restassero insieme all’amministrazione tedesca.

L’epilogo della seconda guerra mondiale vide ancora una volta il destino della città determinato da una combinazione di forza e diplomazia. Questa volta le truppe jugoslave avanzarono ai primi di maggio del 1945 fino a Trieste, Fiume fu presa il 3 maggio, e la situazione fu formalizzata dal Trattato di Pace di Parigi dalle forze alleate il 10 febbraio 1947: i diplomatici presero atto dello stato di fatto. Da Fiume scappò la maggioranza della popolazione, in prevalenza italiana: l’esodo si concluse nei primi anni cinquanta e coinvolse oltre quarantamila cittadini (più del 70% della popolazione precedente il 1945). Circa 600 furono i civili italiani che scomparvero nel biennio 1945-1947 ad opera del regime jugoslavo.

Alla fine degli anni quaranta la zona del Golfo di Fiume venne ripopolata massicciamente con abitanti provenienti dalle più disparate regioni della nuova Jugoslavia di Tito. Il primo decennio del dopoguerra fu molto difficile: le distruzioni operate dai tedeschi si accompagnarono alla sparizione dell’intero ceto dirigente cittadino (eliminato o esodato), cui si aggiunse la fuga della massima parte degli impiegati, dei commercianti, degli operai del porto e delle fabbriche fiumane. Tutto ciò causò un blocco quasi totale delle attività cittadine, cui si cercò di ovviare anche col trasferimento a Fiume di gruppi di operai specializzati italiani di Monfalcone (fu il cosiddetto “controesodo”), attratti dal progetto di edificazione di una società ispirata ai principi marxisti. Fedeli al Partito Comunista Italiano e all’Unione Sovietica di Stalin. Però negli anni cinquanta i “monfalconesi” furono perseguitati dall’apparato jugoslavo dopo la rottura politica Tito/Stalin del 1948.

All’inizio degli anni sessanta la città ritrovò lo slancio di un tempo, seguendo le sorti del porto, che divenne il maggiore scalo jugoslavo.

Nel giugno 1991, in seguito alla guerra e alla disgregazione della Jugoslavia, Fiume entrò a far parte dell’indipendente Croazia.

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16 marzo 1898
A Torino viene fondata la Federazione Italiana Giuoco Calcio

La formazione del Genoa, primo campione d’Italia

La Federazione Italiana Gioco Calcio, nota anche con l’acronimo FIGC e come Federcalcio, è l’organo di organizzazione e controllo del calcio in Italia. Ha sede a Roma, mentre il Centro Tecnico Sportivo Federale è a Firenze (quartiere di Coverciano).
Fondata a Torino il 16 marzo 1898 con il nome di Federazione Italiana del Football (F.I.F.), mantenne tale denominazione fino al 1909.
Ne furono invitate a far parte nella fase costituente le seguenti società:
– Genoa Cricket and Football Club
– Football Club Torinese
– Internazionale Torino
– Ginnastica Torino
– Unione Pro Sport Alessandria
Tuttavia alcune di queste preferirono rimanere nell’orbita della F.G.N.I. (Federazione Ginnastica Nazionale Italiana), federazione che metteva in palio durante i propri campionati ginnici anche un titolo per il football.
Nello stesso anno della sua fondazione, la Federazione organizzò il primo campionato di calcio italiano: si trattò di un torneo disputatosi a Torino in una sola giornata, che venne vinto dal Genoa.
La Federazione fu riconosciuta dalla FIFA nel 1905 e fa parte dell’UEFA sin dalla sua nascita, nel 1954.
(Fonte: wikipedia)


AFORISMARIO
Non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande.
(Tonino Guerra)


PROVERBIO del giorno
Meglio una gallina oggi che un uovo domani.


ACCADDE OGGI
1869 – Invenzione della motocicletta
1909 – Viene completata la costruzione del HMS Invincible, il primo incrociatore da battaglia del mondo
1924 – Formale annessione di Fiume all’Italia
1926 – Inizia il processo per l’assassinio di Giacomo Matteotti
1942 – Viene approvato con regio decreto legge 16 marzo 1942-XX n.262 il testo del codice civile italiano
1946 – Umberto di Savoia firma il decreto luogotenenziale n°98 con cui viene indetto il referendum che avrebbe portato alla nascita della Repubblica italiana
1956 – L’Austria entra a far parte del Consiglio d’Europa
1966 – Viene lanciata da John F. Kennedy Space Center la missione spaziale Gemini 8, che nello stesso giorno effettua il primo aggancio nella storia dei voli umani dello spazio
1978 – In un agguato a Roma le Brigate Rosse rapiscono Aldo Moro uccidendo cinque uomini della scorta.
(Fonte: wikipedia)


COMPLEANNI FAMOSI
Georg Ohm – fisico
Henny Youngman – comico
Tonino Guerra – poeta e sceneggiatore
Jerry Lewis – attore
Bernardo Bertolucci – regista
David Cronenberg – regista
Richard Stallman – fondatore progetto GNU


SANTI DEL GIORNO
Sant’Eriberto di Colonia – Vescovo
San Giuliano di Anazarbo – Martire
San Taziano – Diacono e martire
Sant’ Eusebia – Badessa di Hamay
Sant’Agapito di Ravenna – Vescovo



NdR: i testi dei nostri articoli sono il risultato di una ricerca effettuale nel web, dai quotidiani e da pubblicazioni utili agli approfondimenti.