05|12 Giornata mondiale del suolo

La Giornata Mondiale del Suolo è stata istituita nel 2002 dall’Unione Internazionale di Scienze del Suolo (IUSS).


Sollecitata dalla Conferenza dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) nel giugno 2013, la data del 5 dicembre 2014 è stata dichiarata dalla 68ma Sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tenutasi a New York il 20 dicembre 2013, “Giornata Mondiale del Suolo” (World Soil Day) che quest’anno ha per motto “Caring for the Planet starts from the Ground” (La cura per il Pianeta inizia dalla terra).

Il suolo è il supporto per cibo, mangimi, carburanti, produzione di fibre e per i servizi agli ecosistemi e al benessere umano.

È il serbatoio di almeno un quarto della biodiversità globale, e quindi richiede la stessa attenzione che viene riservata alla biodiversità della superficie. I suoli svolgono un ruolo chiave nella fornitura di acqua potabile e nella resilienza alle inondazioni e alla siccità. Il più grande serbatoio di carbonio terrestre è nel terreno così che la sua conservazione può contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. I suoli servono anche come una piattaforma e fonte per le costruzioni e le materie prime. Il mantenimento o il potenziamento delle risorse globali del suolo è essenziale per soddisfare le esigenze umane di cibo, acqua e sicurezza energetica.

Proprio per tali motivi deve costituire la componente fondamentale nella formulazione di piani e progetti. La valutazione dei suoli come strumento di pianificazione territoriale promuove uno sviluppo sostenibile del territorio, in quanto contribuisce alla conservazione e al miglioramento della qualità dell’ambiente orientando in modo ecologicamente valido lo sviluppo del territorio nel rispetto della difesa del suolo e promuovendo strategie territoriali atte a limitare in via preventiva i danni sullo stesso.

Per troppo tempo i suoli sono stati trascurati, come stiamo constatando, purtroppo, noi italiani alle prese con ricorrenti alluvioni e frane, che denunciano quanto la selvaggia cementificazione del territorio possa essere catastrofica se non si tiene conto dei cambiamenti climatici e del dissesto idrogeologico.


2019 -Stop all’erosione del suolo, salva il nostro futuro

Ogni 5 secondi, viene eroso l’equivalente di un campo di calcio del suolo. Questo fatto allarmante ribadisce la necessità di sensibilizzare la Giornata mondiale del suolo a questo crescente problema man mano che la popolazione della Terra si espande.

Quest’anno, affrontando le crescenti sfide della gestione del suolo, la campagna della FAO ” Stop erosione del suolo, salva il nostro futuro ” mira a sensibilizzare sull’importanza di sostenere ecosistemi sani e benessere umano . Incoraggiando le persone in tutto il mondo a impegnarsi nel miglioramento proattivo della salute del suolo, la campagna mira anche a migliorare il profilo del suolo sano . Se non agiamo presto, l’erosione lo farà; la fertilità del suolo continuerà ad essere influenzata negativamente in modo allarmante, minacciando le forniture alimentari globali e la sicurezza alimentare.


2018 – Fermare l’inquinamento del suolo

Mentre possiamo vedere molti dei cambiamenti che abbiamo apportato al nostro pianeta, alcuni dei nostri impatti sono praticamente invisibili e l’inquinamento del suolo è un buon esempio. Essere la soluzione per la campagna Inquinamento del suolo per World Soil Day 2018 mira a sensibilizzare e chiamare le persone a #StopSoilPollution.

 

Un terzo dei nostri terreni globali è già degradato. 
Eppure rischiamo di perdere di più a causa di questo pericolo nascosto. L’inquinamento del suolo può essere invisibile e sembra lontano ma tutti, ovunque, sono interessati. Con una popolazione in crescita che dovrebbe raggiungere 9 miliardi entro il 2050, l’inquinamento del suolo è un problema mondiale che degrada i nostri terreni, avvelena il cibo che mangiamo, l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo.

I terreni hanno un grande potenziale per filtrare e tamponare i contaminanti, degradando e attenuando gli effetti negativi degli inquinanti, ma questa capacità è finita.
La maggior parte degli inquinanti proviene da attività umane, come pratiche agricole non sostenibili, attività industriali e minerarie, rifiuti urbani non trattati e altre pratiche non rispettose dell’ambiente. Con l’evolversi della tecnologia, gli scienziati sono in grado di identificare inquinanti precedentemente non rilevati, ma allo stesso tempo questi miglioramenti tecnologici portano a nuovi contaminanti rilasciati nell’ambiente. In Agenda 2030 , gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2, 3, 12 e 15 sono gli obiettivi che commendano esame diretto di risorse del suolo, in particolare l’inquinamento del suolo e il degrado in relazione alla sicurezza alimentare.

Combattere l’inquinamento del suolo ci impone di unire le forze e trasformare la determinazione in azione. 


Fonti: Regione Ambiente e Nazioni Unite